Marmolada con conto salato

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robertocag
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Marmolada con conto salato

Messaggio da robertocag » 23 apr 2014, 18:28

Mi riferisco alla notizia apparsa anche su questo sito
http://www.dovesciare.it/news/22/04/201 ... -marmolada
Senza entrare nel particolare caso ma prendendone spunto e generalizzando
Vi pongo una domanda:
Vi sembra il modo giusto di gestire il soccorso :?:

Nell'articolo si legge.....perché l'intervento è scaturito da una loro decisione avventata.....

Mi chiedo: ma in base a cosa si stabilisce che è stata una decisione avventata :?:
Mi chiedo: ma se non erano illesi, cambiava qualche cosa :?:
Mi chiedo: e se del gruppo faceva parte un professionista, cambiava qualche cosa :?:

Per ora voglio solo lanciare il sasso senza esternare per ora le mie opinioni ma mi piacerebbe sentire le vostre 8)

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Marcello Desenzani
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Re: Marmolada con conto salato

Messaggio da Marcello Desenzani » 24 apr 2014, 00:47

Io credo che sia giusto far pagare tutti gli interventi di soccorso a chi viene soccorso.
Con tutte le assicurazioni che ci sono,perchè dovrebbero pagare i contribuenti per tutti quelli che vengono soccorsi?
Ad inizio stagione stipuli una bella assicurazione ed eviti di pagare di tasca tua e di pesare sulle casse statali.......e poi puoi andare dove vuoi,a tuo rischio e pericolo......ma se chiami i soccorsi,li devi pagare,o di tasca tua o con l'assicurazione...........e questo indipendentemente dal fatto che tu sia andato con condizioni meteo avverse o meno!!!!

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robertocag
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Re: Marmolada con conto salato

Messaggio da robertocag » 25 apr 2014, 10:38

Devo dire che sono perfettamente in accordo con quello che dice Marcello. In montagna si va a fare una attività sostanzialmente ludica e quindi è giusto che, se si ha bisogno di un soccorso lo si paghi senza gravare sul bilancio pubblico. Mettersi a fare la distinzione tra prudenti e imprudenti, buoni e cattivi non mi sembra il modo giusto di affrontare il problema. Anche perché i media cercano sempre di mettere l'accento sulla parte cattiva e mai sulla parte buona e questo influenza molto l'opinione pubblica, tutto poi sfocia in ordinanze e divieti che, a volte sono assurdi. Alcune associazioni si muovono per stipulare contratti assicurativi che coprono i costi di interventi per i propri soci, ad esempio il CAI ma, secondo me la soluzione migliore è quella adottata in Svizzera. E che propongo alla vostra attenzione
http://www.rega.ch/it/sostenere-la-r...stenitore.aspx
Il soccorso alpino svizzero, da la possibilità di farsi soci sostenitori, a prezzi veramente irrisori, anche a chi non è svizzero. E a questi garantisce le spese di intervento ( ovviamente avrà fatto una assicurazione per questo ) . Chi non è sostenitore paga o con assicurazioni personali o col portafoglio

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Re: Marmolada con conto salato

Messaggio da andrea » 25 apr 2014, 13:01

Non sono così d'accordo sulla necessità di un'assicurazione. Ricordiamoci che abbiamo un livello di tassazione tra i più alti d'Europa. In questo contesto mi aspetto che il servizio nazionale mi presti quell'assisitenza che pago profumatamente. Altrimenti dovrei pagare meno tasse e poi stipulare un'assicurazione privata per questo tipo di interventi.

E' un po' quello che che succede spesso per le visite/altri interventi sanitari normali. Ovvero paghi le tasse per avere un servizio sanitario e poi devi andare privatamente e pagare ancora perchè l'attesa è troppo lunga. Così non va bene, pago tutto due volte...

Poi sono d'accordo con RobertoCag, come si può oggettivamente stabilire quali siano le "condizioni meteo proibitive" inadatte ad un certo tipo di attività?

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Re: Marmolada con conto salato

Messaggio da Marcello Desenzani » 27 apr 2014, 05:54

L'attesa ė spesso troppo lunga (siete andati ultimamente in un pronto soccorso?) perché, nonostante paghiamo tasse esagerate, il servizio sanitario (e non solo) lascia molto a desiderare.
Purtroppo c'è chi approfitta di questo servizio "gratuito" e costringe chi ha veramente bisogno di assistenza a ricorrere a prestazioni private costose.
L'unico modo per tamponare questa emorragia che rende il servizio sanitario inefficiente e che ha messo in ginocchio il Paese ė quello di far pagare le prestazioni NON NECESSARIE O NON VITALI, ingiusto fin che volete, ma è l'unico modo per far funzionare la sanità ed evitare debiti per l'Italia ormai insanabili.
ASSICURAZIONI per le prestazioni sanitarie non urgenti e di routine (analisi ecc.ecc.) .......OPPURE LE PAGHI. (e già così si svuoterebbero i Pronto Soccorsi e si dimezzerebbe il buco sanitario).
Garantire l'assistenza gratuita per quelle gravi ( operazioni necessarie per la vita, cure per malattie gravi ecc.ecc.) e far pagare quelle banali (es.menisco ecc.ecc.spesso evitabili.....ma tanto non pago e allora la faccio e sto a casa dal lavoro 1 mese!!!).
I recuperi in montagna......di qualsiasi genere.
In mare, di qualsiasi genere.
Probabilmente si dimezzerebbero gli interventi.
PERCHÉ INVECE ADESSO DEVO PAGARE PRIVATAMENTE PER AVERE UN'ASSISTENZA SANITARIA EFFICIENTE E PAGARE COMUNQUE TASSE SU TASSE?
PERCHE' DEVO SEMPRE FARE ORE DI ATTESA AL PRONTO SOCCORSO?
Andando avanti così non usciremo più dalla crisi.

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Re: Marmolada con conto salato

Messaggio da robertocag » 27 apr 2014, 19:33

Per chiarezza, io mi riferivo alle spese di soccorso, recupero e salvataggio che appunto coprono le assicurazioni tipo Rega o tipo CAI. Che fra l'altro sono molto economiche. Il soccorso dopo la prima stabilizzazione porta il ferito in ospedale. Dopo non è più un problema di soccorso in montagna. Il problema infatti è venuto fuori da quando anche il soccorso in montagna è stato messo a carico dal servizio sanitario nazionale. Prima il problema non sussisteva.
Sempre per chiarezza, quello che mi preoccupa di più è il clima che si viene a creare con il giudizio, sei prudente sei imprudente, hai veramente bisogno, non hai veramente bisogno. Pensiamo un momento a chi non chiama, e se poi finisce male? Se si rende a pagamento il servizio di soccorso e si da la possibilità di un prezzo ragionevole secondo me si percorre la strada giusta. Ricordando però una cosa che credo importante che il soccorso in montagna non è detto sia sempre possibile farlo in modo efficace, anche se chi lo fa si impegna al massimo, discorso mooolto delicato, ma tutti coloro che la frequentano bisogna che se ne rendano conto.

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