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Re: Nuove norme sullo sci alpinismo

Inviato: 12 feb 2010, 22:06
da sergio
Sinceramente non lo so, nel mio caso è un ragionamento deduttivo. All'estero è molto più diffuso il fuoripista tanto che molte stazioni battono solo poche piste e tutto il resto viene lasciato al free ride, o come in America dove buona parte dei comprensori consistono in un gatto delle nevi o in un elicottero...

Re: Nuove norme sullo sci alpinismo

Inviato: 16 feb 2010, 10:38
da andrea
Sembra che lo sci fuoripista venga criminalizzato solo in Italia. In Francia, per esempio, tutti i corsi di sci avanzati spendono molto tempo fuori pista. I nostri maestri di sci hanno diviso a metà il nostro gruppo creando una classe più avanzata e una meno avanzata facendoci scendere su un pendio ripido non battuto.
Semplicemente nei grandi comprensori sciistici francesi mettono in sicurezza tutti i pendii, anche quelli non battuti.

In Svizzera ci sono parecchi percorsi addirittura segnalati ma non battuti.

Quando si valuta la pericolosità dei fuoripista inoltre non si dice mai che lì non ci sono altri rischi che in pista invece ci sono come l'eccessiva velocità o gli scontri tra gli sciatori

Re: Nuove norme sullo sci alpinismo

Inviato: 20 mar 2010, 17:49
da robertocag
Vorrei che guardaste questo è un esempio di come lavorare in modo positvo e costruttivo non con reazioni isteriche a caldo, credo che una soluzione possibile sia nell'educazione di coloro che intendono frequentare la montagna invernale.
Sicuri sulla neve: come prevenire le valanghe | Montagna.tv
http://www.montagna.tv/?q=node/11640

Re: Nuove norme sullo sci alpinismo

Inviato: 20 mar 2010, 18:00
da robertocag
Uno spunto interessante di riflessione lo danno queste parole dette in una intervista da uno dei responsabili del soccorso alpino in Alto Adige
" Raffael Kostner (Aiut Alpin) taglia corto: «Se in montagna manca il buon senso non se ne esce. La mia impressione è che si voglia regolare troppo. Non solo non è utile, ma è controproducente. Negli ultimi anni uno dei maggiori problemi, per noi del soccorso, è rappresentato dai mancati allarmi. Mi spiego: siccome si temono le denunce, chi provoca o si trova presente quando cade una slavina, non ci avverte mai. Prima, con senso civico, gli scialpinisti lo facevano, e così noi sapevamo che non c’era sotto nessuno e non partivamo. Oggi quasi tutti se ne scappano via, ma magari qualcuno vede lo stesso la valanga, da lontano, e ci chiama: due elicotteri, 50 soccorritori e i cani, tutto per niente, perché sotto non c’è nessuno. Con questo provvedimento sarà ancora peggio»."