vogliono bloccare iblog ed i siti

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Funakoshi
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vogliono bloccare iblog ed i siti

Messaggio da Funakoshi » 20 ott 2007, 14:10

Ragazzi è OT, ma perfavore pubblicate un articolo:
La proposta di legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.

in pratica questo sito e questo forum non potrebbero esistere nei modi che tanto adesso amiamo.

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lotharmatthaus
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Messaggio da lotharmatthaus » 20 ott 2007, 14:35

Questo il disegno di legge cui si riferisce funa

http://www.antoniodipietro.com/DDL_editoria_030807.pdf

mo' me lo studio un po' ma mi sembra presto per fasciarsi la testa

ps, il questa sezione nulla è OT :wink:

half
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Messaggio da half » 20 ott 2007, 15:17

Povera Italia

Invece di avanti si va indietro ......ma nessuno dice mai niente....a si ci sono le manifestazioni coni concerti dimenticavo

Vabbè dopo tutto siamo campioni del mondo e Totti a 2 figli

:bear: :salute: SPERIAMO ALMENO ATANTA TANTA NEVE

fedest
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Messaggio da fedest » 20 ott 2007, 15:59

che paese del cazzo... mi piacerebbe chiedere asilo politico :lol: :lol: :lol: :lol:

008
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Messaggio da 008 » 20 ott 2007, 16:54

mi piacerebbe sapere che cacchio si festeggia ancora il 25/04..... non era meglio appartenere a nazioni con governi più efficienti, ma soprattutto meno vergognosi... :?

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Funakoshi
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Messaggio da Funakoshi » 20 ott 2007, 21:56

ragassuoli, il domani appartiene a noi.

Basta delegare ad altri la nostra indignazione di destra o di sinistra la politi è e deve essere cosa di tutti.

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andrea
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Messaggio da andrea » 21 ott 2007, 11:03

Il problemaè sempre lo stesso, al posto di ridurre leggi e regolamenti inutili (o peggio negativi9 se ne creano sempre di nuovi soffocando l'iniziativa privata. Lasciamo fare siti a tutti quelli che lo desiderano, la selezione la farà il mercato, nn le leggi :!:

Faccio un altro esempio sempre nel medesimo campo: ho impiegato 5 minuti per registrare dovesciare.com . Al termine della registrazione on line non dovevo fare più nulla e il dominio è stato attivato da lì a poco 8)

Per registrare Dovesciare.it ho impiegato ancora 5 minuti per la registrazione, in pratica la stessa di Dovesciare.com con tanto di accettazione delle condizioni contrattuali. Poi ho dovuto stampare il contratto, firmarlo e mandarlo all'Authority. Questi si sono presi un po' di giorni per registrare il fax che è arrivato poco leggibile e che quindi ho dovuto rimandare. Sono passati altri giorni prima che mi attivassero il dominio. Risultato: ho dovuto aspettare 10 giorni per una semplice registrazione e lo stato ha dovuto pagare qualcuno che leggesse il mio fax. Ecco il costo della burocrazia in Italia, non è retorica :?

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paval68
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Messaggio da paval68 » 21 ott 2007, 12:01

Funakoshi ha scritto:ragassuoli, il domani appartiene a noi.

Basta delegare ad altri la nostra indignazione di destra o di sinistra la politi è e deve essere cosa di tutti.
non cambierà niente nemmeno tra altri 30 o 40 anni destra o sinistra che sia.
siamo italiani appunto, basta che ci sia controcampo e lucignolo bella vita
alla tv e tutto va bene.
abbiamo politici di professione, vite intere passate a parlare, parlare e basta, burocrazia assurda :? radicata da anni, complicare le cose sempre, sprechi assurdi, mentre negli altri stati si passa ai fatti.
non abbiamo (e parlo in modo generico mi raccomando :wink: perchè di persone capaci e civili ce ne sono ) il senso civico del rispetto, la cultura "dell'altro", se sto bene io a scapito tuo ben venga.
avete visto Grillo ?! pensate che cambireà qualcosa? (tra l'altro già non se ne parla più) non è cambiato niente, anzi; una manciata di trasmissioni e dibattiti dove (tanto per cambiare) il politico di turno indignato parla, parla e basta.

boh! :( ....devo trovare il modo di diventare Svizzero o Austriaco, almeno lì si mangia pane e sci!!! :lol: :lol: .........che bello èh???!!

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Funakoshi
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Messaggio da Funakoshi » 21 ott 2007, 13:28

il punto Pavel è che se tutti noi facesimo politica attiva i manigoldi avrebbero meno spazio per le loro boiate, ti dirò di più, io ringrazio il cielo che in Italia ci siano molti partiti, vi immaginate il potere concentrato solo per due partiti? Diventeremmo come gli stati uniti dove comandano le lobbies ed il cittadino non conta nulla, la democrazia apparente è salva, ma a votare non ci va nessuno.

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lotharmatthaus
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Messaggio da lotharmatthaus » 21 ott 2007, 15:44

da Corriere.it

Gentiloni: ddl su editoria da correggere
Il ministro delle Comunicazioni: «Norma sulla registrazione dei siti internet non è chiara e va riscritta»



ROMA - Marcia indietro a tutta velocità. «L'allarme lanciato da Beppe Grillo e ripreso da molti commenti al mio blog è giustificato: il disegno di legge sull'editoria, proposto dalla Presidenza del consiglio e approvato una settimana fa in Consiglio dei Ministri, va corretto perchè la norma sulla registrazione dei siti internet non è chiara e lascia spazio a interpretazioni assurde e restrittive». Lo pensa il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, che dal suo blog, interviene nella polemica aperta da Grillo sul ddl che inizierà il suo iter mercoledì alla Camera, per dire che c'è un errore da correggere. Il ripensamento del ministro arriva dopo che Italia dei Valori, Verdi Rosa nel Pugno e Rifondazione avevano detto che non avrebbero votato il provvedimento senza modifiche.

«MI CONSIDERO IN PARTE RESPONSABILE» - «Naturalmente, mi prendo la mia parte di responsabilità - continua Gentiloni - (come ha fatto anche il collega Di Pietro nel suo blog) per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri. Pensavo che la nuova legge sull'editoria confermasse semplicemente le norme esistenti, che da sei anni prevedono si una registrazione ma soltanto per un ristretto numero di testate giornalistriche on line, caratterizzate da periodicità, per avere accesso ai contributi della legge sull'editoria. va bene applicare anche ai giornali on line le norme in vigore per i giornali, ma sarebbe un grave errore estenderle a siti e blog». Per il ministro invece «il testo è troppo vago sul punto e autorizza interpretazioni estensive che alla fine potrebbero limitare l'attività di molti siti e blog. Meglio, molto meglio lasciare le regole attuali che in fondo su questo punto hanno funzionato. Riconosciuto l'errore - conclude Gentiloni - si tratta di correggerlo. E sono convinto che sarà lo stesso sottosegretario alla presidenza Levi a volerlo fare».


20 ottobre 2007

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