17 Febbraio 08 - Skialp - Grignone
Inviato: 21 feb 2008, 23:46
Posto le foto, e una breve relazione, di una "gitona" scialpinistica compiuta dai miei amici. Ho insisitito perchè mi dessero gli scatti: "mostruosi" per bellezza ed intensità.
Gita Grignone scialpinismo
Regione Lombardia
Partenza cappelletta Sacro Cuore di Balisio (880 m)
Quota arrivo 2410 m
Dislivello 1530 m
Difficoltà OS
Esposizione in salita Sud-Est
Esposizione in discesa Est
Itinerari collegati nessuno
Tempo di salita
3 h e 30 min
Decidiamo di partire da Balisio, invece che da Pasturo,
da dove comunque ci sarebbero stati un bel po' di metri da fare sci in
spalla, invece poi presi dalla pazzia abbiamo proseguito fino in cima a
causa della nebbia che non consentiva di individuare l'itinerario di
salita scialpinistico, ma solo quello alpinisitco già tracciato. La neve
al parcheggio della Cappelletta Sacro Cuore di Balisio è a sprazzi. Dal
Pialeral inizia la neve in maniera più uniforme, ma ghiacciata;
arriviamo ai Comolli e facciamo la prima e unica pausa meritata per poi
puntare dritto per dritto alla cresta che poi ci porterà fino in cima al
Grignone (rifugio Brioschi). Fino a 200 m sopra i Comolli nuvole e
nebbia totale per poi spaziare su un magnifico mare di nuvole, cielo
azzurro e cime innevate da nord a sud e da est a ovest; l'attimo in cui
si passa dal grigiore della nebbia all'azzurro brillante del cielo e il
bianco candido delle cime innevate mi riempie di stupore come un
bambino. La cresta è molto spettacolare e per percorrerla ci si può
aiutare con la catena posizionata lungo tutta la sua lunghezza, ma
l'impatto è di un vero "Ambiente" con la A maiuscola. In vetta il colpo
d'occhio che dalla cresta da sul lago e il versante Ovest è emozionante.
Ci rifocilliamo al rifugio, ma la voglia di praticare i sostenuti pendii
che portano giù dal Grignone è tanta. Esistono 2 itinerari di discesa: 1
sotto il rifugio, ma a nostro avviso si rischia di dover praticare un
lungo traverso se non pratici della zona; 2 rimanere in cresta per
qualche decina di metri rispetto al rifugio e poi giù in picchiata in
direzione Comolli. La neve in quota non era francamente delle migliori,
poi ci siamo abbassati circa 150 m e l'abbiamo trovata più trasformata e
sciabile appagando così la nostra fatica. Dal Comolli in giù ci siamo
ritovati nel white out, ma roba da non vedersi l'uno con l'altro a 3 ml.
Dal Pialeral in giù abbiamo abbandonato gli sci ai piedi per metterli in
spalla.
Gita Grignone scialpinismo
Regione Lombardia
Partenza cappelletta Sacro Cuore di Balisio (880 m)
Quota arrivo 2410 m
Dislivello 1530 m
Difficoltà OS
Esposizione in salita Sud-Est
Esposizione in discesa Est
Itinerari collegati nessuno
Tempo di salita
3 h e 30 min
Decidiamo di partire da Balisio, invece che da Pasturo,
da dove comunque ci sarebbero stati un bel po' di metri da fare sci in
spalla, invece poi presi dalla pazzia abbiamo proseguito fino in cima a
causa della nebbia che non consentiva di individuare l'itinerario di
salita scialpinistico, ma solo quello alpinisitco già tracciato. La neve
al parcheggio della Cappelletta Sacro Cuore di Balisio è a sprazzi. Dal
Pialeral inizia la neve in maniera più uniforme, ma ghiacciata;
arriviamo ai Comolli e facciamo la prima e unica pausa meritata per poi
puntare dritto per dritto alla cresta che poi ci porterà fino in cima al
Grignone (rifugio Brioschi). Fino a 200 m sopra i Comolli nuvole e
nebbia totale per poi spaziare su un magnifico mare di nuvole, cielo
azzurro e cime innevate da nord a sud e da est a ovest; l'attimo in cui
si passa dal grigiore della nebbia all'azzurro brillante del cielo e il
bianco candido delle cime innevate mi riempie di stupore come un
bambino. La cresta è molto spettacolare e per percorrerla ci si può
aiutare con la catena posizionata lungo tutta la sua lunghezza, ma
l'impatto è di un vero "Ambiente" con la A maiuscola. In vetta il colpo
d'occhio che dalla cresta da sul lago e il versante Ovest è emozionante.
Ci rifocilliamo al rifugio, ma la voglia di praticare i sostenuti pendii
che portano giù dal Grignone è tanta. Esistono 2 itinerari di discesa: 1
sotto il rifugio, ma a nostro avviso si rischia di dover praticare un
lungo traverso se non pratici della zona; 2 rimanere in cresta per
qualche decina di metri rispetto al rifugio e poi giù in picchiata in
direzione Comolli. La neve in quota non era francamente delle migliori,
poi ci siamo abbassati circa 150 m e l'abbiamo trovata più trasformata e
sciabile appagando così la nostra fatica. Dal Comolli in giù ci siamo
ritovati nel white out, ma roba da non vedersi l'uno con l'altro a 3 ml.
Dal Pialeral in giù abbiamo abbandonato gli sci ai piedi per metterli in
spalla.