Un grande giornalista ha scritto questo articolo
http://www.dovesciare.it/news/2007/11/2 ... -che-sara/
Concordo pienamente!
Dimenticavo, il grande giornalista si chiama Francesco Lovati
Parole sante...
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Boh, nn per fare il rompicoglioni, ma io nn concordo proprio pienamente con ciò che ha scritto....
Il riscaldamento esiste, siamo a fine novembre e, vero, ha fatto una copiosa nevicata in alta montagna, ma se andiamo indietro anche solo di un decennio spesso in montagna iniziava a nevicare anche a settembre!!!!
Poi mi sta sulle balle quando dice:
"...abbiamo sciato bene e ovunque, almeno nelle stazioni più attrezzate...."
che ai miei occhi significa: se vuoi sciare devi recarti solo dove ci sono comprensori esagerati, per i piccoli, che nn possono permettersi le attrezzature adeguate, pazienza, dovranno morire...
Quindi cazzo vuole dire?!
Bye
Il riscaldamento esiste, siamo a fine novembre e, vero, ha fatto una copiosa nevicata in alta montagna, ma se andiamo indietro anche solo di un decennio spesso in montagna iniziava a nevicare anche a settembre!!!!
Poi mi sta sulle balle quando dice:
"...abbiamo sciato bene e ovunque, almeno nelle stazioni più attrezzate...."
che ai miei occhi significa: se vuoi sciare devi recarti solo dove ci sono comprensori esagerati, per i piccoli, che nn possono permettersi le attrezzature adeguate, pazienza, dovranno morire...
Quindi cazzo vuole dire?!
Bye
Rob, mi sento di supportare l'articolo del Lothar. E ti spiego perchè..
L'articolo non voleva negare la diminuzione delle precipitazione, il riscaldamento del clima, ecc. Semplicemente voleva sottolineare il fatto che articoli allarmistici e controinformazione tendono ad amplificare un fenomeno che, pur in atto, sembra essere molto più lento di quello che non si voglia dipingere. A livello giornalistico sembra che il meteo faccia sempre notizia, basta un po' di caldo in estate che si grida alla siccità e un temporale estivo per denunciare allagamenti. Per fare notizia però deve essere esagerato e dipinto come assolutamente eccezionale anche quando non lo è
Mi sembra difficile credere che lo scorso anno sia quello che a breve diventerà la norma. Se non altro perchè rispetto all'anno precedente la temperatura media si è alzata di parecchi gradi. Se così fosse nel giro di 5 o 6 anni andremo al mare a Courmayeur
Rispetto ad una decina di anni fa la cura nelle piste ha fatto passi da gigante. Gli impianti di innevamento artificiale hanno fatto un salto quantitativo e qualitativo. Ricordo parecchie sciate sui sassi anche dopo Natale nei primi anni 90 e poca neve. Ora non è più così (almeno di solito). Ricordo anche piste sempre chiuse perchè troppo esposte al sole (la 6 di La Thuile, altre a Pila che conosco bene). Ora tutto questo, grazie ai cannoni, appartiene al passato.
Ormai anche le località piccole hanno un impianto di innevamento artificiale. Per quelle piccolissime, lo spettro della chiusura potrebbe un giorno concretizzarsi. In alcune zone è già stato così mentre in altre si riaprono impianti già chiusi per la mancanza della neve (la zona del Baradello all'Aprica piuttosto alcune località sciistiche nel cuneese come Garessio)
L'articolo non voleva negare la diminuzione delle precipitazione, il riscaldamento del clima, ecc. Semplicemente voleva sottolineare il fatto che articoli allarmistici e controinformazione tendono ad amplificare un fenomeno che, pur in atto, sembra essere molto più lento di quello che non si voglia dipingere. A livello giornalistico sembra che il meteo faccia sempre notizia, basta un po' di caldo in estate che si grida alla siccità e un temporale estivo per denunciare allagamenti. Per fare notizia però deve essere esagerato e dipinto come assolutamente eccezionale anche quando non lo è
Mi sembra difficile credere che lo scorso anno sia quello che a breve diventerà la norma. Se non altro perchè rispetto all'anno precedente la temperatura media si è alzata di parecchi gradi. Se così fosse nel giro di 5 o 6 anni andremo al mare a Courmayeur
Rispetto ad una decina di anni fa la cura nelle piste ha fatto passi da gigante. Gli impianti di innevamento artificiale hanno fatto un salto quantitativo e qualitativo. Ricordo parecchie sciate sui sassi anche dopo Natale nei primi anni 90 e poca neve. Ora non è più così (almeno di solito). Ricordo anche piste sempre chiuse perchè troppo esposte al sole (la 6 di La Thuile, altre a Pila che conosco bene). Ora tutto questo, grazie ai cannoni, appartiene al passato.
Ormai anche le località piccole hanno un impianto di innevamento artificiale. Per quelle piccolissime, lo spettro della chiusura potrebbe un giorno concretizzarsi. In alcune zone è già stato così mentre in altre si riaprono impianti già chiusi per la mancanza della neve (la zona del Baradello all'Aprica piuttosto alcune località sciistiche nel cuneese come Garessio)